Io, come donna
come quel giglio che tra la roccia
profuma l’aria.
Insegno al mio camminare
alla corrente, alla pace che c’è tra me e me
anche se il temporale si avvicina.
Io sono donna come l’acqua
fresca lungo la scarpata
a dissetare l’anima del monte.
Come donna, io, profumo l’aria
che cerca il vento per farle compagnia
lungo lo scorrere, di tempo in tempo
attraverso l’eternità della parola
parola dolce di cuore amoroso
a germogliare nel prato della vita.
Come donna, io , vezzosa tra la cipria
e una ruga a segnare che esito anche
nel dolore; e che dolore dono alla vita?.
La sua, del polline che piano si adagia
nella crepa di un’esistenza
a respirare aria nuova. C.M. 13/01/13