Ti ho visto volare via
tra rose ancora
da fiorire.
E le spine sanguinavano al tuo tocco
dolce fragile fanciulla
dalle ali tenere di nuovi abbracci
ancora sola, da scoprire
ogni petalo di libertà
Tu ti rimire tra le onde
dello stagno a cercar parole
nuove e nuovi sorrisi.
Donna primavera ti chiamerò
dal verde malleabile, al cielo
azzurro, a infinito germoglio
di un bagliore di sole al mattino.
Tutto questo sei
tra i pulviscoli pensieri
alle parole scritte tra le pieghe
di un libro appena nato.
Chiara