L'inverno è qui tra le lacrime
di fiati e sospiri
ultimo canto di sole
ad attendere la neve.
Il freddo passa attraverso il cappotto
con soffi di nebbia;
mi stringo le mani (passaggio
di calore alla bocca), un poco
per poco, all'attimo di un ala sbattuta
nel caldo nido.
Riprendo fiato alla corsa, sperando di sfuggire
al gelo che blocca il pensiero:
un foglio con sopra due righe.
E' fermo, statico, vorrei che fosse ad aratro
a girare le zolle, un pizzico di concime, profuma
la natura al bianco di brina.
Un guizzo, un lampo tra le crepe
al mattino mi faccio lucertola
per rubere qualche parola (tra le gocce
a calar dai tetti), alla voce assopita.
Chiara